I guerrieri di Internet

Immagine tratta dal film "I guerrieri della notte"
Sabato ho partecipato ad una iniziativa sull'antirazzismo. Dovevamo andare in una spiaggia pubblica. Ci sarebbero stati banchetti, da mangiare, ci sarebbero state discussioni aperte, ci sarebbero state persone a discutere. Gente di tante provenienze ma di unica razza, quella umana ( questa frase mi piace sempre) 
Ci sarebbero stati perchè purtroppo il clima non ha aiutato. Pioggia e vento hanno costretto gli organizzatori a riparare al Centro Sociale. 
Ci siamo andati comunque e anche se effettivamente si è persa l'opportunità di svolgere la giornata in un luogo"neutro" frequentato da tanti. E' stato comunque davvero bellissimo! Mi ha toccato molto ascoltare gli interventi di ragazzi africani che condividevano le loro difficoltà e le loro paure in una terra promessa che li ghettizza e li guarda con sospetto... 
Non nego che a volte anch'io, anche se involontariamente, creo una barriera, un muro. Non so se è normale ma mi capita. Non nego che quasi mai penso con sufficiente profondità ai problemi di questi ragazzi che vengono a cercare una nuova opportunità nella "bella" Europa... Queste sono occasioni che aiutano ad aprire la mente e di questo ringrazio tutti gli organizzatori.  
In quella sede, in un intervento, si è sollevata una questione non banale. Come rapportarsi verso coloro che esprimono tutto il loro disagio ( per non dire disgusto) verso questi ragazzi, che propinano sentenze violente basate su idee pre confezionate. Cosa fare ? Arrabbiarsi ? lasciar correre ? 
Ne è emerso come forse non sia giusto tacere, ma nemmeno arrabbiarsi. Come sia forse meglio provare a capire, cercare un dialogo e spiegare. Ne è emerso come sia difficile ottenere dei risultati ma come sia doveroso insistere.  

Oggi ho letto questo articolo dell'"Internazionale" dal titolo " Come nasce l'odio su internet" di