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Ringrazio Francesca per aver condiviso sui social questo articolo. Meriterebbe un' ampia diffusione. Io nel mio piccolo faccio la mia parte. E' un articolo non immediato, richiede cinque minuti di attenzione ma li merita tutti. So che è difficile: ormai la nostra attenzione supera a malapena i 2 minuti ...Ma davvero ne vale la pena !
L'articolo "NON POSSIAMO TOLLERARE GLI INTOLLERANTI, CI AVVERTÌ KARL POPPER" è apparso su THE VISION il 6 febbraio 2019 a firma di Antonella Serrecchia.
Ne traggo alcuni brani solo per darne un accenno:
" Ciò che non convinceva il filosofo era l’idea deterministica che esistesse, nel futuro dell’umanità, una sorta di prevedibilità legata a un’ideologia salvifica con la presunzione di poter traghettare l’uomo verso una società perfetta. Da epistemologo, Popper applicava il suo razionalismo critico alla società e, come nella scienza non esiste una teoria assoluta e incontrovertibile (perché in ogni momento può emergere un errore, o un dato che impone di rivalutare tutto il sistema) non può trovare applicazione pratica l’idea di una società utopica. Secondo Popper, che riprende la distinzione operata da Henri Bergson, le ideologie utopiste ispirano necessariamente politiche che portano alla creazione di società chiuse, autoritarie; al contrario, un approccio più umile e conscio delle contraddizioni e delle complessità insite nelle comunità umane dà la possibilità di vivere in quella che lui definisce una società aperta – liberale, inclusiva, rispettosa dei diritti individuali. Di conseguenza, offrire soluzioni assolute a problemi complessi è un inganno..."
e ancora
" Ma, paradossalmente, una società aperta, tollerante, deve imporre un limite alla sua stessa tolleranza, pena la sua autodistruzione. La tolleranza infatti deve terminare laddove inizia la minaccia dell’intolleranza. È questo il famoso paradosso di Popper, che l’autore illustra ne La società aperta e i suoi nemici, un’opera del 1945 in cui si legge: “La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.” Il paradosso di Popper è molto più pratico rispetto a quello di Zenone, e di facile intuizione, almeno all’apparenza..."
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