In un periodo di disorientamento personale, condivido questa bella lettera che ho trovato sul sito Comune-info.net ( testo integrale QUI ). Credo sia uno spunto di riflessione importante.
Credo sia condividere tra tutti gli insegnati a cui ogni giorno è lasciato il difficile e meraviglioso compito di lavorare per il nostro futuro.
E' la lettera aperta di un maestro di scuola elementare Franco Lorenzoni chesi rivolgendosi ai sui colleghi si rivolge a tutti, indicandoci una strada.
"Care colleghe e colleghi insegnanti,
come tanti mi domando in questi mesi cosa sia possibile fare per arginare la crescente intolleranza verso chi emigra nel nostro paese. Come educatore, non posso tollerare che una ragazza di Milano che ha il padre africano confessi a sua madre che ha paura a uscire di casa. Il clima nel nostro paese sta mutando a una velocità impressionante e credo che, per contrastare il veleno del razzismo, noi insegnanti siamo chiamati a ripensare in modo radicale il nostro ruolo, perché abbiamo responsabilità ineludibili riguardo alla difficile costruzione di una società aperta.
A scuola ci troviamo in una situazione delicata, ma in qualche modo privilegiata. Ogni giorno, infatti, ci troviamo a lavorare in classi multietniche che rendono necessario il nostro ruolo di mediatori attenti e di costruttori di una cultura della convivenza, dai nidi alle superiori. La scuola italiana è abitata da spinte divergenti. Da un lato è certamente il luogo pubblico di maggiore accoglienza e integrazione dei figli degli immigrati e, prima in Europa, da quarant’anni anni accoglie alunni portatori di disabilità, dall’altro tollera ancora al suo interno situazioni in cui vengono messe in atto piccole e grandi discriminazioni inaccettabili..." CONTINUA A LEGGERE