Tramite un amico di mia moglie sono venuto a conoscenza di questo bel personaggio. Non ho voluto perdere l'occasione di aggiungerlo alla mia antologia. Ovviamente non esprimo un giudizio personale sulla persona e sulla sua storia, riporto solo la storia che ho trovato. (fonte Wikipedia ).
« Non è possibile effettuare un cambiamento fondamentale senza una certa dose di follia. In questo caso si tratta di non conformità: il coraggio di voltare le spalle alle vecchie formule, il coraggio di inventare il futuro. Ci sono voluti i pazzi di ieri per permetterci di agire con estrema chiarezza oggi. Voglio essere uno di quei pazzi. Dobbiamo avere il coraggio di inventare il futuro. » Sankara
Nato nel 1949 nell'Alto Volta, Thomas Sankara è morto nel 1987 in Burkina Faso ( che poi altro non è che lo stesso stato a cui proprio Sankara aveva cambiato il nome).
Sankara ebbe una formazione militare e accolse le teorie marxiste e leniniste . Uomo di una semplicità assoluta fu sempre mal visto dal potere ( che invano cercò di portarlo dalla propria parte per sfruttarne la popolarità) fu anche arrestato ma subito dopo liberato per la sollevazione popolare che ne era scaturita.
Nel 1982 a seguito di un colpo di stato divenne presidente dell'Alto Volta a cui appunto cambiò nome in Burkina Faso ( terra degli uomini integri).
Fu antimperialista, si fece promotore di un progetto per un fronte comune economico dei paesi Africani da contrapporre a quello USA e Europeo. Si battè affinchè i paesi africani si rifiutassero di restituire il debito con Stati Uniti ed Europa per reinvestire quei soldi in sanità pubblica e istruzione.
Durante la sua presidenza vennero riservati per la prima volta ai cittadini burkinabé due pasti e cinque litri d'acqua al giorno, assistenza sanitaria e vaccinazioni. Incentivò la costruzione di scuole ed ospedali, promosse una campagna di rimboschimento, ridistribuì la terra ai contadini, e soppresse le imposte agricole, e creò un Ministero dell'Acqua, con funzioni ecologiche.
Fu esempio per il suo popolo decurtandosi lo stipendio. Ridusse la spesa pubblica e combatté la corruzione abolendo privilegi a politici e militari.
Lottò per un miglioramento della condizione femminile del suo paese contro il maschilismo, per la loro istruzione e assegnò per la prima volta cariche istituzionali alle donne.
Sankara fu il primo presidente africano a mettere in guardia la popolazione dall'AIDS, pubblicizzò l'uso dei preservativi, abolì la poligamia e vietò l'infibulazione. Si impegnò per una campagna per la donazione di sangue.
Combatté la prostituzione aiutando le donne che la praticavano a evadere dalla situazione di schiavitù a cui erano sottoposte, cercando per loro un lavoro e non arrestandole come si era soliti fare.
Sankarà promulgò altre riforme economico sociali. Migliorò la produzione di generi alimentari con beneficio per la popolazione, rilanciò la piccola impresa manifatturiera. Non fu contro l'impresa privata o l'investimento di capitali stranieri ma a patto che questo non si imponesse sulla sovranità del suo popolo. Riusci ad abbassare il costo di numerosi generi alimentari una volta inarrivabili per la maggior parte della popolazione incentivando la produzione sul territorio attraverso accordi raggiunti proprio con i produttori esteri.
Non amava il culto della personalità, nemmeno della propria. Si è sempre definito un presidente di passaggio.
Morì ucciso durante un colpo di stato nel 1987 organizzato dal suo compagno d'armi e di rivoluzione Compaoré che prese poi il potere. Si dice che la sua uccisione fu voluta anche da Inghilterra e Stati Uniti che lo ritenevano un personaggio scomodo e pericoloso.
Ma come sempre certi uomini non muoiono mai, rimane il loro ricordo, l' esempio e il loro messaggio. Sankara in tutta l' Africa è diventato un simbolo superando i confini del Burkina Faso. Compaoré ha provato in ogni modo a cancellare il suo ricordo senza riuscirci.
Ma come sempre certi uomini non muoiono mai, rimane il loro ricordo, l' esempio e il loro messaggio. Sankara in tutta l' Africa è diventato un simbolo superando i confini del Burkina Faso. Compaoré ha provato in ogni modo a cancellare il suo ricordo senza riuscirci.
Il 31 ottobre 2014 una rivolta popolare lo costringe a rinunciare alla propria carica e a fuggire in Costa D'Avorio. La popolazione manifestò con cartelli inneggianti a Sankara che divenne il simbolo della nuova rivoluzione. Sankara vive ancora !