Oggi per radio ho sentito una lettura relativa al "buonismo" ...L'ho sentita ma non l'ho ascoltata...E così, a cavallo delle polemiche per le immagini del piccolo senza vita sulla spiaggia, delle reciproche accuse tra Renzi e Salvini, della Germania che apre ai Siriani, sono andato a cercarmi il testo della lettura.
Ecco apparirmi il blogg di Luca Bottura.
Bottura è conduttore di "Lateral", un programma di Radio Capital che mi piace lasciare in sottofondo al mattino, il testo che veniva letto era quindi il suo.
Ne estrapolo una parte, una buona parte perché la trovo fantastica. Chi volesse leggerla tutta può' farlo cliccando QUI.
"... Associazioni religiose, laiche, semplici cittadini si incaricano quotidianamente, in una sorta di Resistenza civile, di equilibrare l’Italia orrenda e diffusa che sfrutta i clandestini. Un’Italia trasversale che parte dai campi di pomodori del sud e arriva fino alle Langhe, dove i raccoglitori d’uva sono schiavi ucraini e moldavi.
Siamo un Paese molto migliore di quel che crediamo di essere. Ma ce ne vergogniamo.
Chiunque dica o anche faccia cose concrete per i più sfortunati viene deriso, tacciato di secondi fini, assimilato ai Buzzi, definito col più rotondo e sgraziato degli aggettivi: buonista.
Beh, buonisti un cazzo.
Buoni, semmai. Non perfetti, non santi, non intangibili. Ma buoni. O, se preferite, migliori. Migliori di chi gorgoglia razzismo più o meno mascherato e cerca sempre un nuovo pusher di palle – giornali, politici, buffoni vari che lucrano sull’intolleranza – con cui giustificare la propria coscienza livorosa.
Gente che magari ciancia di patriottismo, di difesa della bandiera, di identità nazionale.
Gente che deve sapere una cosa: proprio quella vergogna ha appena tenuto l’Italia fuori dai libri di Storia.
Perché la Germania avrà certo operato – anche – un calcolo, aprendo ai profughi siriani. Avrà anche spalancato le frontiere perché con un’economia così solida l’impatto può essere retto più facilmente..."
..."Fatto sta che ha reagito alla prima vera emergenza nazionale"...
.." E' che quella solidità, quell’economia intonsa, quell’orgoglio di popolo, vengono da un Paese che non evade 300 miliardi di tasse l’anno, ( "da un Paese" ) che distribuisce diritti ai propri cittadini perché sa chiedere i doveri, in cui c’è qualcuno che prende una decisione impopolare sul fronte interno, a forte rischio terrorismo, semplicemente perché la considera inevitabile.
Noi no. Noi titilliamo i ladri, soprattutto quelli della porta accanto, e accettiamo che un Paese largamente corrotto sia ineluttabile. Chiediamo loro il voto anche da sinistra, dando de facto dei babbei a chi si comporta decentemente. Nonostante tutto.
Li deridiamo se siamo di destra. Dicendo che non ci sono i soldi. Quelli dell’Iva che ci teniamo in tasca.
Per questo, su quei libri, ci sarà un poliziotto di Monaco e non un marinaio di Lampedusa. Per questo potevamo fare la Storia, e ancora una volta l’avremo subita. Per colpa di una minoranza vincente che applaudirebbe i migranti solo se sfilassero dentro a una cassa di legno.
Viva l’Italia".