15 aprile: L' eccidio di Testico

Ieri ero a cena con Riccardo. Una cena divertente in cui si parlava di nonviolenza e in cui  mi ha raccontato una triste storia che non conoscevo. E' una parentesi di storia della sua famiglia, dei suoi nonni.  Vittime della pazzia umana.   

Aprile 1945 L'italia del Nord è ancora sotto invasione tedesca.
A Testico, comune formato dalle frazioni di Ginestro e Poggio Bottaro tra le Valli del fiume Merula e del Lerrone tutto sommato la vita procedeva abbastanza tranquilla. 300 anime circa, nessuna rappresaglia partigiana, poche le "visite" dei tedeschi

15 aprile.  Alla mattina presto una pattuglia di tedeschi - guidata dal Maresciallo, soprannominato "Maryling" partita dalla vicina Cesio, circonda la frazione di Ginestro e rastrella casa per casa:  una ventina di residenti vennero raccolti e trasportati al capoluogo di Testico; i civili arrestati, vengono immediatamente legati con corde da basto prese dai soldati nelle stalle.
Forse c'è stato qualche tradimento nelle file partigiane, ecco il perchè del rastrellamento tedesco.

Costantino Vairo, è un  ragazzino di 14 anni che sta pascolando gli animali, vede da distante avvicinarsi  la colonna tedesca. Corre verso il paese ma non arriva in tempo e forse nemmeno viene preso sul serio da chi incontra lungo la strada. Viene catturato. 

Mentre si sta celebrando la messa della domenica, la chiesa viene circondata, il prete riesce a mettere in salvo solo i chierichetti,  i fedeli vengono raggruppati su un muro esterno alla chiesa, sotto la sorveglianza di un militare armato di mitra.

Il rastrellamento continua: c'è chi si nasconde, c'è chi fugge e  riesce ad avvertire i partigiani nascosti sui monti attorno alla località. 

Alle 9:00 di mattina alcuni spari esplodono in direzione dei soldati tedeschi. Costantino grazie all'imprevisto diversivo  scappa, assieme ad altri due,  i militari gli sparano alle spalle... ma senza successo.
I partigiani intanto provano a liberare i prigionieri, ma i tedeschi usano i civili come scudi umani.

Il rastrellamento prosegue. Alla popolazione riunita nella piazza della chiesa, si aggiungono gli abitanti della frazione di Poggio Bottaro e di Zerbini.

Ora la colonna di militari e prigionieri procede verso Cesio. Tre giovani vengono liberati e fatti allontanare, mentre quattro donne e altre quattro ragazze vengono mandate al carcere di Imperia per essere successivamente sottoposte ad interrogatorio.

Gli altri.... Agli altri vengono  legati i polsi formando delle coppie, schiena contro schiena, uomini con uomini, donne con donne. 
Gli uomini messi sulla destra vengono fucilati da una distanza ravvicinata, mentre le donne vengono prima violentate, seviziate ed infine uccise con la baionetta.

I civili nascosti aspettano. Lasciano passare diverse ore prima di uscire, ed andare a cercare i propri compaesani: sono amici, figli, padri, madri, parenti...
 
Di fronte al tragico eccidio, straziati dal dolore caricano i corpi su  dei carri trainati da buoi, e li portano  nell'oratorio.  Si scava una fossa intanto, li saranno tumulati i corpi.

Vennero trucidate 29 persone in tutto: 25 di Testico e delle sue frazioni, 3 di Torria (frazione di Chiusanico) e 1 di Alassio. 
Sul luogo del massacro oggi sorge un monumento, dove ogni anno viene celebrata una Santa Messa di commemorazione.


http://www.comune.testico.sv.it/storeccidio.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Testico