Ogni tanto ci sono degli articoli che mi entusiasmano e mi divertono. Quello di Oliver Burkeman comparso "L’irresistibile attrazione della mediocrità" . Davvero interessante.
su Internazionale.it dal titolo
" All’inizio del novecento il filosofo spagnolo José Ortega y Gasset propose una soluzione ai mali della società che, pur nella sua follia, mi colpisce ancora per la sua ingegnosità. Ortega sosteneva che i dipendenti del settore pubblico, dai livelli più alti a quelli più bassi (anche se, a pensarci bene, perché non tutti gli altri?) dovrebbero essere retrocessi al grado subito precedente a quello che ricoprono. Il suo ragionamento anticipava il principio di Peter, formulato dal professor Laurence J. Peter, secondo il quale “in una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza”. Chi fa bene il suo lavoro viene premiato con una promozione, fino a quando non arriva a ricoprire una posizione per la quale non ha le capacità necessarie, e lì si ferma.
In un libro di recente pubblicazione, The hard thing about hard things, Ben Horowitz aggiunge a questa teoria la cosiddetta “legge dei peggiori”: appena una persona che occupa una certa posizione in un’azienda diventa competente quanto la peggiore della posizione superiore, probabilmente si aspetta una promozione. Ma se gli viene concessa, il livello di competenza ..." Continua a leggere.