Non è che io sia un appassionato di bicicletta, certamente preferisco camminare... Vivo però in una città soffocata dalle auto ( e per uno che da Milano si è trasferito a Imperia è tutto dire) e mi rendo conto che non è più possibile rimandare la necessità di riconcepire i nostri spazi urbani pensando sia a riconsegnare parti della città ai cittadini sia progettando una nuova mobilità. Tutto questo in un un ottica che si prefigga ridare dignità alle persone e che faccia del risparmio energetico e della tutela dell'ambiente la propria missione.
In questo senso, navigando in rete, mi sono imbattuto in un interessante progetto che condivido come sempre volentieri : la rete " nuova mobilità"
( http://www.mobilitanuova.it ).Traggo dal loro manifesto:
" Rete per la Mobilità Nuova è una realtà che unisce le persone che quotidianamente si muovono usando i treni, il trasporto pubblico locale, la bici e le proprie gambe, e che rappresentano una maggioranza ignara di esserlo. La Rete nasce con lo scopo di diffondere e promuovere la Mobilità Nuova tra cittadini, associazioni, movimenti, amministrazioni e istituzioni.
La Mobilità Nuova è l’unica mobilità possibile e desiderabile, la sola in grado di soddisfare le esigenze di spostamento dei cittadini in modo razionale, ovvero sicuro, efficiente ed ecologico.
La Mobilità Nuova è un paradigma di organizzazione e gestione dei flussi di persone che impone il passaggio da un’ottica autocentrica a una umanocentrica. Essa ridefinisce i criteri di efficienza e le priorità, assegnando un peso maggiore a indicatori fino a oggi svalutati o sottostimati: la sicurezza, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l’equità sociale, la salvaguardia del territorio, la “rapidità diffusa” scaturità da un sistema di trasporti che funziona e non da una velocità eccessiva e fuori controllo.
La Mobilità Nuova considera come unica portatrice di interessi la collettività tutta. Persegue, dunque, l’interesse generale, anche quello di motociclisti e automobilisti.
La Mobilità Nuova ruota attorno a quattro perni: l’uso della bici; l’uso delle gambe; l’uso del tpl e della rete ferroviaria nazionale; l’uso occasionale dell’auto (car sharing, car pooling, taxi).
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